:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Maria Musik
Perdere la fede

Sei nella sezione Commenti
 

 Emilio Capaccio - 28/11/2013 20:20:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Che fantasia, Maria!
Mai parlare di "fede" con tua moglie...non si sa mai dove si potrebbe andare finire!!!

Molto bello, davvero, questo tuo breve racconto.

Un abbraccio.

 Paolo Loreti - 24/11/2013 19:04:00 [ leggi altri commenti di Paolo Loreti » ]

ieri sera ho goduto nel vedere la replica di "masterpiece" finalmente una trasmissione televisiva che, pur con qualche pecca, è "alta" rispetto alla mediocrità dei mass-media.
Ma la prova a cui sono stati sottoposti gli scrittori in erba mi ha deluso: non sono un grande scrittore ma hanno fatto pena (un giudice ha stracciato schifato il loro saggio breve).
Dovrebbero conoscere Maria Musik (ti conosco mascherina....!).
Armonico in ogni angolo, stile proprio e impeccabile: ecco chi sa scrivere. Grazie.

  Cristina Bizzarri - 24/11/2013 17:27:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Civilissimi questi due personaggi, civilissime le loro convinzioni e tutto sommato benedetto da una buona stella il loro matrimonio: dall’inizio del racconto si apprezza la pacatezza di Giovanni, la sua bonomia, forse appena sfumata di autocompiacimento ... e il dubbio mi rimane, anzi si rafforza nella deliziosa - perfidamente ironica - scena del bagno: certo basta poco per far crollare un castello di carta, anche se di buona carta - magari Fabriano - si tratta. Tra l’esilarante e il filosofico dunque tutto il racconto, dove alla fine si resta piacevolmente soddisfatti ma anche sospesi alla domanda: ma dopo quest’episodio involontariamente dissacrante (non da parte tua!), i due continueranno a discettare di teologia con la solita serenità, o gli verrà anche un po’ da ridere? Opterei per la seconda, visto che trattasi di due persone intellettualmente oneste, e che si vogliono bene. Ma forse la moglie potrebbe, ora, farsi qualche domandina in piû.
È il tuo primo racconto che leggo e mi è piaciuto davvero molto!

 Roberto Maggiani - 23/11/2013 20:08:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Letto e condiviso qua e là, molto bello Maria, complimenti.

 Alessandra Ponticelli Conti - 23/11/2013 20:07:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Piaciuto moltissimo. Brava!

 wolf - 23/11/2013 14:57:00 [ leggi altri commenti di wolf » ]

Davvero spiazzante e divertente! Tutta la tensione accumulata nei pochi periodi della costruzione del racconto (non posso dire quali disperate e macabre conclusioni ipotizzava la mia mente...) si è sciolta in una risata liberatoria (ho riso soprattutto di me)!
Se ne hai altri proponili...c’è tanto bisogno di sdrammatizzare!
wolf

 Loredana Savelli - 23/11/2013 14:29:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

: )))

Quando ti ci metti sei esilarante! Ancora, ancora.

Ciao Maria

 Emanuele Di Marco - 23/11/2013 12:46:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

Bella costruzione, per un racconto ricco, non banale e alla fine, inaspettatamente, ironico/comico. Eppure, grattando la superficie, mi sa tanto che l’interrogativo esistenziale adombrato dal titolo vi trovi pienamente il suo spazio al di là del rovesciamento finale.
P.S. Il racconto me lo ha letto mia moglie ché ho di muovo la febbre (e, a questo punto, la tentazione di "perdere la fede" è forte ;-)); anche il commento che ti lascio l’ho dettato a lei: spero abbia un senso.